10 luglio 2012
APRO-2: I dipendenti nel capitale
“Nella "base” di Apro formazione qualcosa si agita. Un gruppo di dipendenti si è radunato per imprimere la svolta, per raccontare una storia diversa sull’identità della scuola. Ne abbiamo parlato con Stefano Antona, presidente della neonata associazione Alfa.
Qual è il vostro progetto, Antona? E chi siete? «Quarantatré dipendenti, su ottanta hanno deciso di costituire un’associazione (Alfa, Associazione dei lavoratori per la formazione e l’apprendimento) che ha come obiettivo l’acquisizione di una parte del capitale sociale di Apro formazione. Sebbene la quota che si acquisterà sarà piccola, circa l’1,2 per cento, ciò consentirà di partecipare attivamente alla gestione dell’istituto, attraverso la presenza all’assemblea dei soci. In questo modo si potrà avere un feed-back immediato sulle decisioni assunte e portare a conoscenza dell’assemblea il punto di vista dei dipendenti. Tutto senza intermediari».
In futuro avete intenzione di ampliare la vostra partecipazione societaria? «Per il momento questa possibilità non è presa in considerazi one. Le attività dell’associazione saranno rivolte alla promozione del valore e della cultura della formazione e dell’apprendimento, alla gestione di progetti ed eventi volti a favorire l’integrazione sociale di giovani e adulti in condizione di svantaggio e alla raccolta di fondi per la realizzazione delle attività, coerentemente alla natura non lucrativa dell’associazione. Sebbene per il momento le idee siano ancora allo stato embrionale, si ipotizza, ad esempio, di istituire borse di studio a favore degli studenti meritevoli e che necessitino di supporto economico. Oppure di organizzare attività extra-scolastiche in cui coinvolgere gli studenti nei momenti in cui non siano occupati dalle normali attività didattiche».
Veniamo alla scuola, che negli ultimi anni ha attraversato tante bufere. Dal punto di vista dei dipendenti, quali sono i punti di forza e i problemi residui? «Non si può nascondere che gli ultimi anni siano stati difficili. Spesso il lavoro svolto con passione dai dipendenti è stato vanificato da gestioni approssimative, di cui stiamo ancora pagando pesanti conseguenze. L’attuale Amministrazione si è trovata a dover gestire questa gravosa situazione, prendendo decisioni non sempre condivise, con un’impronta molto più seria e professionale delle precedenti. La professionalità dell’organico ha fatto in modo che la qualità dei servizi non venisse intaccata dalla situazione gestionale, permettendo ad Apro di rimanere il punto di riferimento della formazione professionale nell’albese» Matteo Viberti