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10 luglio 2012

APRO-3: I problemi: dallo sfratto di Barolo alle accuse in Tribunale sul bilancio

I nodi irrisolti e i problemi residui non sono un segreto per Apro formazione. Nonostante la scuola stia facendo grandi passi verso la soluzione, i dissidi rimangono: primo fra tutti, quello con il Comune di Barolo. Nel castello avrebbe dovuto essere insediata la Scuola di alta cucina di Apro, ovvero strutture per un valore di 200 mila euro. Semplice la vicenda: il 17 gennaio il Comune di Barolo ha sfrattato Apro, “colpevole” di morosità nel pagamento delle ultime mensilità dell’affitto. L’inadempienza era apparsa “giustificata” agli albesi in seguito alle perdite che già gravavano sulle spalle dell’istituto.
Come ha infatti spiegato il presidente Olindo Cervella, «la cifra dovuta a Barolo è pari a circa 50 mila euro. Il Comune è debitore verso Apro di circa 400 mila euro. La cifra include i lavori effettuati presso il castello». Il costo degli interventi era per la verità a carico esclusivo di Apro, secondo i dettami del contratto d’affitto, ma, essendo stato ordinato lo sfratto, il contratto è venuto meno e la scuola ha diritto a richiedere i rimborsi.
Prosegue Cervella: «A ciò si aggiunge un’aggravante. Nel 2006-2007 Apro non ha potuto accedere al castello per 33 mesi a causa di alcune operazioni di ristrutturazione ordinate dal Comune di Barolo, ma ha pagato l’affitto. Riteniamo che quei soldi ci spettino».
Ma c’è di più. Il Comune di Barolo, assieme alla cantina Marchesi di Barolo (entrambi soci di Apro), ha infatti impugnato il bilancio preventivo della scuola. In altre parole ha “messo il veto” sull’amministrazione Cervella, contestandone per vie legali i risultati finanziari. Ora la parola spetta all’arbitro giudiziario, con dibattito finale tra le parti previsto per il prossimo 31 ottobre. Cervella si dice «assolutamente tranquillo: abbiamo agito nell’interesse della scuola e del suo risanamento».

E, infine, un’altra vicenda giudiziaria pende su via Castelgherlone: il processo per falso in bilancio, nel quale sono coinvolti alcuni ex amministratori. Un secondo processo, sempre per falso in bilancio, si è da poco concluso con il proscioglimento degli imputati. Insomma: non sarà facile cicatrizzare le ferite del passato.

Matteo Viberti