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16 maggio 2019

In piazza con il Chiampa: mille albesi pronti a dire "Sì" alla politica dei valori

Da La Voce di Alba

 Sul palco, oltre ai 90 candidati che corrono per il Consiglio comunale nelle fila della coalizione di centrosinistra, gli interventi di Maurizio Marello, Olindo Cervella, Ivana Borsotto, Mercedes Bresso e Sergio Chiamparino

 

Con una certa commozione, Maurizio Marello ha tenuto le fila della serata "In piazza con il Chiampa", che ha portato un migliaio di Albesi in piazza Risorgimento.
“Tra qualche giorno, dopo 10 anni intensi che ci hanno regalato grandi soddisfazioni, rappresentate da 60 milioni di opere pubbliche realizzate coi soldi albesi, investendo tutto quanto ci era permesso dalla legge di stabilità,  e da un avanzo di bilancio da 10 milioni di euro, che potrà essere investito a partire da settembre in nuove opere pubbliche, dovrò lasciare questo palazzo - ha esordito Marello -. Sono sicuro che, se sarà eletto sindaco, Olindo Cervella potrà guidare Alba con autorevolezza, competenza e onestà, secondo le regole di rigore etico che ha sempre applicato nella sua vita professionale e politica. In questi 10 anni, tutte le volte che c’era una grana, come l’Apro o l’Ottolenghi, chiamavamo lui a risolverla. La sua è una storia di impegno e riscatto sociale e sono felice che, per una volta, lo chiamiamo senza che ci siano problemi da sanare e siamo pronti a consegnargli una città dai conti in regola e con tante possibilità pronte a fiorire”.
Preceduto dai 90 candidati, che stanno sostenendo la sua corsa alla carica di sindaco,  Olindo Cervella ha presentato le loro linee guida. “Il nostro è un programma nato da idee e richieste presentate dai cittadini. Oltre 500 persone sono state interpellate. La sintesi delle loro istanze racchiude progetti concreti, con gli aspetti da migliorare, valorizzare e da realizzare in ogni quartiere e frazione, che sono visibili sul sito internet www.olindocervella.it/2019/05/costruiamo-insieme-il-futuro/. Abbiamo idee per rendere Alba più ecosostenibile, meno inquinata e meno assediata dal traffico con nuove strade e nuovi parcheggi. Abbiamo progetti concreti per difendere il lavoro, l’imprenditoria e il commercio e valorizzare ogni quartiere con eventi culturali, sportivi, artistici e folcloristici, piani per renderla più smart, utilizzando la tecnologia per semplificare la vita dei cittadini e aiutando tutti a usufruire di queste innovazioni. Idee per i giovani, come il polo di alta formazione tecnologica e saloni per i concerti e per studiare. Idee per realizzare Case di quartiere, usabili da tutti, poli fieristici e congressuali nelle aree industriali dismesse. Se sarò eletto sindaco, svolgerò, come ho sempre fatto, l’incarico pubblico senza percepire compensi, e vorrò assessori con preparazioni specifiche e, ad ognuno, vorrei affiancare uno o due consiglieri, per rendere ancora più semplice e rapido il contatto tra gli amministratori e i cittadini. Quando sono arrivato qui, orfano, a 11 anni, Alba mi ha dato tante opportunità. Mi candido sindaco per mettere a disposizione della città e dei cittadini la mia esperienza. Perché vorrei che tutti avessero quelle stesse opportunità!”.
Parole di stima e fiducia Marello ha riservato anche a Sergio Chiamparino, a fianco del quale il quasi ex sindaco di Alba si candida come consigliere regionale nella lista del Partito democratico. “Chiamparino in questi anni ha salvato la sanità piemontese dal dissesto”, ha ricordato Marello, elencando poi i numerosi altri meriti e risultati ottenuti dal governatore regionale in campo turistico, culturale, economico e sociale. 
Sul palco anche Ivana Borsotto, candidata cuneese alle elezioni europee nelle file del Pd, e Mercedes Bresso, candidata a un nuovo mandato a Bruxelles. Nei loro interventi, i richiami alla necessità di credere nell’Europa e nella istituzione di futuri Stati uniti d’Europa, con l’elezione diretta di un presidente, gli appelli a contrastare con i fatti e con il pensiero libero e critico la politica di paura e di nazionalismo che oggi minano la libertà e la coesione dell’Unione europea.
Un appello ripreso da Chiamparino nel suo accalorato intervento finale, nel quale ha ricordato il pericolo dei sovranismi che fanno leva sui concetti del “prima noi” e della paura. E ha richiamato la necessità di contrastarli e sostituirli con le parole “insieme” e “fiducia”, tanto più in una città decorata con la medaglia d’oro al valor militare per aver tentato con coraggio di liberarsi da sola dal nazifascismo.

Con una certa commozione, Maurizio Marello ha tenuto le fila della serata "In piazza con il Chiampa", che ha portato un migliaio di Albesi in piazza Risorgimento.
“Tra qualche giorno, dopo 10 anni intensi che ci hanno regalato grandi soddisfazioni, rappresentate da 60 milioni di opere pubbliche realizzate coi soldi albesi, investendo tutto quanto ci era permesso dalla legge di stabilità,  e da un avanzo di bilancio da 10 milioni di euro, che potrà essere investito a partire da settembre in nuove opere pubbliche, dovrò lasciare questo palazzo - ha esordito Marello -. Sono sicuro che, se sarà eletto sindaco, Olindo Cervella potrà guidare Alba con autorevolezza, competenza e onestà, secondo le regole di rigore etico che ha sempre applicato nella sua vita professionale e politica. In questi 10 anni, tutte le volte che c’era una grana, come l’Apro o l’Ottolenghi, chiamavamo lui a risolverla. La sua è una storia di impegno e riscatto sociale e sono felice che, per una volta, lo chiamiamo senza che ci siano problemi da sanare e siamo pronti a consegnargli una città dai conti in regola e con tante possibilità pronte a fiorire”.

Preceduto dai 90 candidati, che stanno sostenendo la sua corsa alla carica di sindaco,  Olindo Cervella ha presentato le loro linee guida. “Il nostro è un programma nato da idee e richieste presentate dai cittadini. Oltre 500 persone sono state interpellate. La sintesi delle loro istanze racchiude progetti concreti, con gli aspetti da migliorare, valorizzare e da realizzare in ogni quartiere e frazione, che sono visibili sul sito internet www.olindocervella.it/2019/05/costruiamo-insieme-il-futuro/. Abbiamo idee per rendere Alba più ecosostenibile, meno inquinata e meno assediata dal traffico con nuove strade e nuovi parcheggi. Abbiamo progetti concreti per difendere il lavoro, l’imprenditoria e il commercio e valorizzare ogni quartiere con eventi culturali, sportivi, artistici e folcloristici, piani per renderla più smart, utilizzando la tecnologia per semplificare la vita dei cittadini e aiutando tutti a usufruire di queste innovazioni. Idee per i giovani, come il polo di alta formazione tecnologica e saloni per i concerti e per studiare. Idee per realizzare Case di quartiere, usabili da tutti, poli fieristici e congressuali nelle aree industriali dismesse. Se sarò eletto sindaco, svolgerò, come ho sempre fatto, l’incarico pubblico senza percepire compensi, e vorrò assessori con preparazioni specifiche e, ad ognuno, vorrei affiancare uno o due consiglieri, per rendere ancora più semplice e rapido il contatto tra gli amministratori e i cittadini. Quando sono arrivato qui, orfano, a 11 anni, Alba mi ha dato tante opportunità. Mi candido sindaco per mettere a disposizione della città e dei cittadini la mia esperienza. Perché vorrei che tutti avessero quelle stesse opportunità!”.

Parole di stima e fiducia Marello ha riservato anche a Sergio Chiamparino, a fianco del quale il quasi ex sindaco di Alba si candida come consigliere regionale nella lista del Partito democratico. “Chiamparino in questi anni ha salvato la sanità piemontese dal dissesto”, ha ricordato Marello, elencando poi i numerosi altri meriti e risultati ottenuti dal governatore regionale in campo turistico, culturale, economico e sociale. Sul palco anche Ivana Borsotto, candidata cuneese alle elezioni europee nelle file del Pd, e Mercedes Bresso, candidata a un nuovo mandato a Bruxelles. Nei loro interventi, i richiami alla necessità di credere nell’Europa e nella istituzione di futuri Stati uniti d’Europa, con l’elezione diretta di un presidente, gli appelli a contrastare con i fatti e con il pensiero libero e critico la politica di paura e di nazionalismo che oggi minano la libertà e la coesione dell’Unione europea.

Un appello ripreso da Chiamparino nel suo accalorato intervento finale, nel quale ha ricordato il pericolo dei sovranismi che fanno leva sui concetti del “prima noi” e della paura. E ha richiamato la necessità di contrastarli e sostituirli con le parole “insieme” e “fiducia”, tanto più in una città decorata con la medaglia d’oro al valor militare per aver tentato con coraggio di liberarsi da sola dal nazifascismo.

Con una certa commozione, Maurizio Marello ha tenuto le fila della serata "In piazza con il Chiampa", che ha portato un migliaio di Albesi in piazza Risorgimento.“Tra qualche giorno, dopo 10 anni intensi che ci hanno regalato grandi soddisfazioni, rappresentate da 60 milioni di opere pubbliche realizzate coi soldi albesi, investendo tutto quanto ci era permesso dalla legge di stabilità,  e da un avanzo di bilancio da 10 milioni di euro, che potrà essere investito a partire da settembre in nuove opere pubbliche, dovrò lasciare questo palazzo - ha esordito Marello -. Sono sicuro che, se sarà eletto sindaco, Olindo Cervella potrà guidare Alba con autorevolezza, competenza e onestà, secondo le regole di rigore etico che ha sempre applicato nella sua vita professionale e politica. In questi 10 anni, tutte le volte che c’era una grana, come l’Apro o l’Ottolenghi, chiamavamo lui a risolverla. La sua è una storia di impegno e riscatto sociale e sono felice che, per una volta, lo chiamiamo senza che ci siano problemi da sanare e siamo pronti a consegnargli una città dai conti in regola e con tante possibilità pronte a fiorire”.Preceduto dai 90 candidati, che stanno sostenendo la sua corsa alla carica di sindaco,  Olindo Cervella ha presentato le loro linee guida. “Il nostro è un programma nato da idee e richieste presentate dai cittadini. Oltre 500 persone sono state interpellate. La sintesi delle loro istanze racchiude progetti concreti, con gli aspetti da migliorare, valorizzare e da realizzare in ogni quartiere e frazione, che sono visibili sul sito internet www.olindocervella.it/2019/05/costruiamo-insieme-il-futuro/. Abbiamo idee per rendere Alba più ecosostenibile, meno inquinata e meno assediata dal traffico con nuove strade e nuovi parcheggi. Abbiamo progetti concreti per difendere il lavoro, l’imprenditoria e il commercio e valorizzare ogni quartiere con eventi culturali, sportivi, artistici e folcloristici, piani per renderla più smart, utilizzando la tecnologia per semplificare la vita dei cittadini e aiutando tutti a usufruire di queste innovazioni. Idee per i giovani, come il polo di alta formazione tecnologica e saloni per i concerti e per studiare. Idee per realizzare Case di quartiere, usabili da tutti, poli fieristici e congressuali nelle aree industriali dismesse. Se sarò eletto sindaco, svolgerò, come ho sempre fatto, l’incarico pubblico senza percepire compensi, e vorrò assessori con preparazioni specifiche e, ad ognuno, vorrei affiancare uno o due consiglieri, per rendere ancora più semplice e rapido il contatto tra gli amministratori e i cittadini. Quando sono arrivato qui, orfano, a 11 anni, Alba mi ha dato tante opportunità. Mi candido sindaco per mettere a disposizione della città e dei cittadini la mia esperienza. Perché vorrei che tutti avessero quelle stesse opportunità!”.Parole di stima e fiducia Marello ha riservato anche a Sergio Chiamparino, a fianco del quale il quasi ex sindaco di Alba si candida come consigliere regionale nella lista del Partito democratico. “Chiamparino in questi anni ha salvato la sanità piemontese dal dissesto”, ha ricordato Marello, elencando poi i numerosi altri meriti e risultati ottenuti dal governatore regionale in campo turistico, culturale, economico e sociale. Sul palco anche Ivana Borsotto, candidata cuneese alle elezioni europee nelle file del Pd, e Mercedes Bresso, candidata a un nuovo mandato a Bruxelles. Nei loro interventi, i richiami alla necessità di credere nell’Europa e nella istituzione di futuri Stati uniti d’Europa, con l’elezione diretta di un presidente, gli appelli a contrastare con i fatti e con il pensiero libero e critico la politica di paura e di nazionalismo che oggi minano la libertà e la coesione dell’Unione europea.Un appello ripreso da Chiamparino nel suo accalorato intervento finale, nel quale ha ricordato il pericolo dei sovranismi che fanno leva sui concetti del “prima noi” e della paura. E ha richiamato la necessità di contrastarli e sostituirli con le parole “insieme” e “fiducia”, tanto più in una città decorata con la medaglia d’oro al valor militare per aver tentato con coraggio di liberarsi da sola dal nazifascismo.